Verdena: un nome, una magia

06 Ottobre 2022 Artisti Commenti
Intervista alla band di Abbazia di Albino, che dopo sette anni ci presenta il nuovo lavoro discografico fresco di stampa

Mi danno appuntamento in Zoom assieme ad altre due testate giornalistiche alle ore 16:30. Alle 16:29 armeggio ancora per riuscire a entrare in sessione. Panico! Tento disperatamente di connettermi prima col computer, poi col cellulare e infine con l' I Pad. Con quest'ultimo ce la faccio, dopo aver imprecato tuoni, fulmini e santi numi… E' solo che, quando si apre improvvisamente la telecamera, l'audio è acceso, non me ne accorgo e si beccano come mia presentazione un bel vaffa… :-) (non rivolto a loro naturalmente, ma alle mie disavventure tecnologiche!). A questo punto mi indicano le loro orecchie con le dita e mi dicono : - Guarda che ti abbiamo sentito!
E Alberto e Luca (Roberta non c'è) iniziano a ridere mentre io, imbarazzatissima, mi chiedo : - Cavolo faccio? :-)
Ovviamente mi aggancio per "connessione semantica" all'ultima parola da me, ahimè, "francesisticamente" pronunciata e taaac… arriva la prima domanda a bruciapelo!
Vi siete mai mandati a "FUN COOL O"? Come fate a lavorare tra fratelli?

Alberto: - Eh!
Io: - Eh!
Alberto: - Infatti in questo momento siamo in due stanze diverse. Abbiamo messo lo sfondo uguale…
Io: - No! Davvero? :))))
Alberto: - Vedi che, se metto la mano di là, scompare?
Io: - Ok, già capito tutto!
Alberto: - Ci odiamo! (Ride) Sì, certo, caxxo, però boh… sì. Più che altro è lui che manda a "fun cool o" me!
Io: - Lui? Sembra il più tranquillo!
Alberto: - Eh, sti caxxi!
Luca intanto se la ride sotto i baffi :-).

Sai, Luca, di te mi aveva parlato un amico bergamasco, vostro fan sfegatato, e mi diceva che, in un'occasione in cui vi eravate scambiati due parole, gli avevi confessato di voler iniziare a studiare batteria. Lui era rimasto strabiliato e si chiedeva come mai avessi questo desiderio, essendo tu già bravissimo a suonare.
Ti senti in difetto di qualcosa come batterista?

Luca: - Sì, c'è ancora tanto da imparare! Mi piacerebbe studiare un po' di più. Sto cercando di farlo da solo, a casa.

I poeti e gli scrittori considerano la verbena come una pianta di "ispirazione" (ricordo che è il nome dei loro inizi, poi cambiato in Verdena per un'omonimia con un gruppo statunitense). Mi chiedevo se aveste scelto il vostro nome per questo motivo.

Alberto: - Non lo sapevamo!
Io: - Sì, sono andata apposta a cercarmi qualche aneddoto su questa pianta, perché mi incuriosiva la vostra scelta onomastica. E così ho trovato questa chicca.
Alberto: - Però non so se sai che i Romani la usavano come pianta sacra.
Io: - Certo! Ho trovato anche quello! Ma io legavo il vostro nome più a qualcosa di poetico.
Luca: - No, già a quei tempi l'avevamo trovato non dico sul dizionario, ma quasi. Cercavamo una parola che avesse una A finale come NirvanA, PanterA, SepolturA.
Alberto: - TimoriA.
Io: - AriannA! Scherzo!
(Ridiamo per la mia cavolata :-) )
Alberto: - E Verdena è un misto tra VerdBEATLES e NIRVAna. Ahahahah!
(Due nomi a caso! Le loro grandi ispirazioni!)

Parliamo del nuovo album Volevo magia. Molti hanno definito questo disco più leggero dei precedenti, ma io trovo che le tematiche che avete affrontato siano invece molto intimiste e sentite. Ci sono delle frasi poetiche pazzesche, inserite in versi che magari non legano dal punto di vista semantico, ma stanno bene assieme per la loro musicalità. Penso, per esempio, a Cielo super acceso, in cui si legge:
"Non vedo più acceso il cielo tra di noi.
Se davvero non si muove, spegnilo se puoi".
Questi versi hanno una poetica disarmante, che lascia al disinganno qualsiasi possibile soluzione. E così ritrovo la stessa tematica anche in Nei rami. L'immagine degli insetti che si interpongono tra le due persone di cui si parla è molto forte. Non intendevate sicuramente le farfalle, simbolo dell'innamoramento, vero? Perché è arrivata questa immagine così particolare?

Alberto: - Io penso a quei film tipo "Indiana Jones" e alla stanza piena di insetti all'interno di un tempio. In quel caso lì la vedo così, visivamente, quella frase. Non so…Schifoso!
Io :- Quindi non è un'immagine positiva, dell'amore.
Alberto: - No, non ci sono coccodrilli, sono insetti. Gli insetti fanno schifo. Ci passi sopra, caxxo! Non è così distante da capire. E' un pezzo molto intimista. Tra l'altro è il primo pezzo che ho scritto.

Io, però, lo dico sinceramente, al primo ascolto di Sui ghiacciai ho pianto. Non mi succede mai. Per me è un capolavoro! L'agonia di perdersi si riflette anche nella melodia. Da un unplugged di chitarra si passa poi a un crescendo musicale emotivo da pelle d'oca! Complimenti. Bellissimo!

Alberto, visivamente felice: - Grazie! :-)
P.S. Questo non è "lecchinaggio", ma pura sensazione a pelle e lo so che professionalmente non dovrei farlo, ma lo meritano davvero!

Una curiosità a proposito della copertina di Volevo magia: chi sono i tre soggetti raffigurati? E le macchie gialle in viso sono maschere?


Alberto: - L'artista è lui!
Luca: - E' una cosa complicata! Mi è uscita una sera, perché faccio sempre questi disegnini su un libretto. Sono una specie di collage a strappo. Attacco insieme diverse figure. Alla fine sono sei persone in tre.
Riguardo alle macchie gialle, mi piaceva l'idea di togliere loro mezza faccia e quindi sono rimaste. Originariamente erano bianche. E' stato poi il nostro grafico a farle diventare gialle.

E il VII scritto sopra il titolo? Volevate ricordare i sette anni passati dal vostro ultimo disco? O vi riferite al vostro settimo lavoro?

Luca: - L'abbiamo fatto io e lui per scherzare, per ridere! Il sette è un'idea di Roby per il titolo dell'album. Quando invece abbiamo scelto Volevo magia, era un po' arrabbiata e allora abbiamo cercato di accontentarla.

Com'è avere una donna come bassista? Comanda o è il sesso debole? Sono molto curiosa di questa cosa.

Luca: - Ma lei non c'è!
Io: - Appunto! Potete parlare liberamente! :)))
Alberto: - Ci troviamo benissimo!
Io :- Non comanda? Comandate voi?
Alberto: - Eh, sì, musicalmente sì. Però, in qualche modo, ci tira insieme.

Ritornando al disco, a me hanno sorpreso alcuni finali che si interrompono improvvisamente. Credo che l'ascoltatore rimanga a bocca aperta in uno stato quasi catatonico di tensione nell'attendere ciò che pare non concludersi mai. E, se pensiamo al finale di Cielo super acceso, al minuto 4:08 si assiste a un cambio di sonorità e di ritmo totalizzante. C'è un significato particolare dietro a queste scelte "effetto shock"?

Alberto: - Non c'è una spiegazione. Sono nate così. Son pur sempre dei finali.

In Crystal Ball parlate di estro. Ma che cos'è per voi l'estro?

Alberto: - E' qualcosa da succhiare. E' un'allegoria. Non te la posso spiegare, però!

Dove vi ha portato in giro il camioncino che si vede nel video di Chaise Longue?

Luca: - Eh, quella è la pazzia del vino! Noi di solito andiamo in sala prove così! E abbiamo detto: - Perché non ci riprendiamo mentre andiamo in sala prove?
Alberto: - E' vero! Lo facciamo tutti i giorni!
Luca: - Di solito è anche più sporco!
Alberto: - Eh, l'abbiamo pulito un po', però!

Ma vi ha portato per Albino?

Luca:- Sì, ad Abbazia di Albino.

Veniamo alle "Bergamodomande".
Voi, che siete ragazzi di paese, come vedete Bergamo città?

Luca: - A me piace.
Alberto: - Ci sto da Dio! Io ci abito. Io abito…non mi ricordo la zona, però!

Chi cucina meglio la taragna?

Luca: - Io no di sicuro, non l'ho mai fatta. La polenta è il problema! Io fino al formaggio ci arrivo!
Lui (riferendosi ad Alberto) sa fare i Cordon bleau!

Ho visto le date del tour che sta per partire. Ma qualche tappa a Bergamo no, eh?

Alberto: - No

Ok. Quindi, se io vi chiedo a quale locale di Bergamo siete più affezionati, mi dite "nessuno"?

Alberto (e Luca annuisce): - Il Druso direi!

Io: - Grazie mille, ragazzi! Ci vediamo per Bergamo, forse! Quel "forse" anaforico che compare nel vostro nuovo pezzo Paladini! :-)

Alberto: - Forse! Mille forse in questa vita!

Le foto di questo articolo sono di Paolo De Francesco
Per scoprire tutto sui Verdena e sui loro concerti, potete visitare i link www.verdena.com e www.dnaconcerti.com

Intervista fatta da Arianna Trusgnach per Chèi de Bèrghem

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