Lo conoscete ol Simone Pirola?

19 Luglio 2021 Artisti Commenti
Alla scoperta dell'eclettico e meditativo chitarrista romanese, appassionato di viaggi e Harley Davidson

Simone, sei un grandissimo chitarrista (se devo essere proprio sincera, uno dei più bravi che abbia mai sentito!).
Raccontaci l'attimo in cui ti sei detto "Questo è il mio strumento!".

L'ho scoperto a tredici anni mentre ero ammalato. All'epoca non c'erano la Playstation o il computer. L'unica cosa che "mi guardava" in quei giorni era la chitarra di mio padre.

Quali chitarre suoni e qual è quella che preferisci? Ami una tecnica in particolare?

Suono la chitarra elettrica, il Dobro ma prediligo la chitarra acustica, in particolare la Simone Crotti (liutaio di Bergamo).
Trovo nella tecnica del fingerstyle la sintesi perfetta tra il plettro della chitarra elettrica e le dita della chitarra classica.

So che hai avuto l'opportunità di aprire il concerto dei grandi MR BIG. Come ti sei sentito su quel palco?

E' stato un bellissimo concerto. Abbiamo suonato da Dio! C'è un'ottima registrazione video fatta da Marco Taio su YouTube.

Hai inciso alcuni cd. Di cosa parlano i tuoi testi?

Il disco più importante è stato registrato a Londra con i Black Phoenix. I pezzi, scritti interamente da me, trattano di viaggi interiori ed esteriori.

Qual è l'attimo musicale che non scorderai mai nella tua vita?

Quando mi sono laureato al Conservatorio Nicolini di Piacenza con 110 e lode.

Una persona a cui devi tutto, musicalmente parlando…

Mio padre, musicista, e Marco Taio, il mio Maestro di Conservatorio.

Ora stai suonando da solo come "one man band". Cosa significa per te?

Mi riesco a esprimere in modo particolare quando canto e suono da solo, utilizzando anche loop station e percussioni.

Quanto incidono sulla tua musica la meditazione e lo yoga?

Nell'essenza, e non nell'estetica, la musica e lo yoga (non inteso come posturale - hata -, ma raja, cioè mentale e meditativo) sono molto simili, "vibrazionalmente ed energeticamente" parlando. Ho scoperto questo aspetto meditativo musicale quando, mentre suono, percepisco assenza di tempo e spazio. Attualmente sto scrivendo un libro proprio sull'argomento. Dopo aver avuto esperienze di insegnamento musicale a bambini in India e a ragazzi in comunità di recupero qui in Italia, oltre ai classici corsi di chitarra, ho inteso che lo studio di uno strumento deve distinguere l'aspetto fisico - materiale, emotivo-emozionale ed emotivo- mentale, così come ci insegna a essere lo yoga: il triplice corpo inferiore, che è la nostra personalità. Anche la musica deve agire così. Mentre la maggior parte degli studenti si preoccupa solamente dell'aspetto fisico e visivo (dove mettere e come muovere le dita), così come nella vita gran parte delle persone si preoccupa solo dell'estetica, nell'insegnamento cerco di spiegare come sviluppare l'aspetto intuitivo - conoscitivo - mentale che c' è nell'essenza musicale, che poi il simbolo trasporterà sullo strumento. L'essenza del libro è avere un approccio didattico basato su questo aspetto.
Insomma, se l'Om è il suono primordiale della nascita dell'Universo, fare buona musica significa preoccuparsi dell'ascolto e della produzione di esso.

Veniamo alle "Bergamodomande".
Ti do la possibilità di descriverti con un'aggettivo in bergamasco. Vai!

Chielú!

Il tuo artista o i tuoi artisti bergamaschi preferiti?

Giovanni Colombo, Alberto Sonzogni e Valerio Baggio, grandi musicisti. Come gruppo mi piacciono i Folklan.

Il piatto bergamasco di cui proprio non potresti fare a meno?

I casonsèi.

La parola bergamasca che ti piace di più?

Pota e "dés agn de fóns".

Grazie Simone!


Per chi volesse contattarlo, può scrivere a simonepirola@live.it o visitare le pagine Facebook "Simone Pirola" e Instagram "simonpirol". Sul suo canale You Tube potrete ascoltare le sue performance musicali.


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Commenti
  • Ceciux 19/07/2021 - 11:14

    Brava mamma

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