Interludio Duo, violino e violoncello post modern By Arianna Trusgnach.

13 Giugno 2021 Artisti Commenti

Jacopo Ogliari e Aurelio Pizzuto, due archi bergamaschi al di fuori degli schemi classici

L'interludio è musicalmente parlando un brano strumentale che separa gli atti di un componimento per lo più operistico. Come mai questo nome per il vostro duo?

Il nostro nome "Interludio" prende spunto dall'opera "Ludus Tonalis" di P. HINDEMITH, composto da un preludio, vari interludi e fughe e un postludio. Ci piaceva l'idea di qualcosa che legasse le varie idee e contaminazioni musicali.

Voi vi definite "post-modern". Ci potete spiegare esattamente cosa intendete con questa etichetta?

Con post-modern definiamo l'approccio e l'attitudine che abbiamo nei riguardi della musica e nel nostro modo di vivere. Non ci siamo mai fermati a un genere solo, a un cliché, perché estremamente limitativo per il nostro modo di essere. Non possiamo nemmeno lontanamente pensare di fare solo musica barocca o contemporanea, rock o jazz. Nei nostri prossimi brani, che a breve saranno online sul nostro profilo Spotify, potrete sentire una fusione totale di generi e idee, in una continua metamorfosi di suoni, armonie e tecniche musicali. Proprio per questi motivi Post-Modern è diventata a tutti gli effetti una vera e propria etichetta di vita.

Sicuramente il vostro modo di suonare è in grado di accattivare l'ascoltatore non solo per la tecnica, ma anche per la prossemica, la gestualità, la mimica facciale decisamente coinvolgenti. Quanto vi prende la musica nel momento in cui appoggiate il vostro arco sulle corde?

Nel momento in cui ci mettiamo a suonare non facciamo altro che mettere a nudo quello che siamo e le nostre emozioni. Per questo il nostro modo di esprimerci è ricco di colori, espressioni, movimento e mimiche. La nostra musica è al servizio del pubblico, con il quale abbiamo un obbligo: emozionare attraverso i nostri live.

Passate tranquillamente dalla musica classica ad Astor Piazzolla, per arrivare al rock progressive degli anni '80 e al metal. Se doveste scegliere un pezzo che vi definisca in toto, cosa mi direste?

Non abbiamo un brano che più di altri ci rappresenti, piuttosto siamo alla continua ricerca del perfezionamento del nostro "suono". Entrambi veniamo da esperienze Rock e Metal, piuttosto che da musiche di diverso genere. Non c'è un pezzo identificativo. La qualità ci ha sempre attratto, in ogni genere e stile musicale.

E' appena uscito un vostro nuovo arrangiamento per violino, violoncello e contrabbasso: Overactive Imagination dei Death, famoso gruppo death metal statunitense. Con voi ha suonato proprio il loro bassista Steve di Giorgio, che tra l'altro ha anche collaborato con i Testament e gli Skid Row. Come l'avete scovato? Ma soprattutto cosa avete provato a suonare con un mostro sacro come lui?

Molto emozionante! Sinceramente non se lo sarebbe aspettato nessuno. Quando Steve ha saputo di noi e di quello che stavamo per fare, si è letteralmente lanciato nel nostro progetto. Davvero un grande onore per noi.

Il vostro duo sperimenta sempre nuove avventure musicali. Ci volete parlare del particolare connubio violino-violoncello-synth che vi ha portato a collaborare con Filmandgamemusic?

Anche qui grazie ai nostri vari lavori (video,ecc.) abbiamo attirato l'attenzione del Tobi, grande compositore e produttore moderno. E' nata subito l'alchimia giusta.

Ad Aprile è uscito il vostro primo singolo: Intermission. Sono curiosa di sapere come è nato!

Intermission è nata da un'improvvisazione, come la maggior parte delle nostre idee. Poi abbiamo condito il tutto con altre melodie/ritmi che, grazie al nostro Produttore Stefano Pavoni (Interludio production), siamo riusciti a fondere con l'idea estemporanea.

Avete mai provato a suonare l'uno lo strumento dell'altro?

Si! Decisamente spesso!

Poteste avere una bacchetta magica, vi piacerebbe scambiare i vostri ruoli?

Dopo quasi venti anni di concerti assieme, abbiamo già raggiunto un buon livello di intesa che significa necessariamente uno scambio continuo. A ogni modo sarebbe interessante poterlo fare.

Ed ecco le "Bergamodomande"…
Vi siete entrambi brillantemente diplomati al Conservatorio Donizetti di Bergamo. Le Mura di Città Alta vi hanno mai ispirato nei vostri studi?

Quando il Conservatorio era situato in via Arena, sicuramente la misticità del luogo ha influito positivamente sui nostri percorsi. Sembrava di entrare in un vero e proprio luogo "incantato", fatto di arte e musica.

Avete mai pensato di mettervi improvvisamente a suonare in Piazza Vecchia?

Ci capita spesso di trovarci con gli strumenti in ambientazioni "wild". L'improvvisazione sta alla base delle nostre suonate. Piazza Vecchia è stata palco di nostre esecuzioni improvvisate negli anni, quindi possiamo dire "già fatto".

Preferite l'Adda, il Brembo o il Serio?

Siamo entrambi molto legati al Brembo. Brembo Beach di Valbrembo in particolare, dove credo che abbiamo suonato un po' tutti gli strumenti che esistono lungo le sue rive. Quando possiamo, vi torniamo sempre volentieri.

Grazie ragazzi per avermi concesso questa intervista.

Grazie a te Arianna e Buona Musica!

Potete trovare gli Interludio duo qui:

www.interludioduo.com
Instagram.com/interludio__duo
Facebook.com/interludioduo
youtube.com/channel/UC51bJCRHG6f79SaNaXg03ug


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