19 marzo - La giornata del galgo

16 Marzo 2023 Iniziative Commenti

La giornata del galgo

19 marzo 2023… Ormai è primavera e la gente ha voglia di uscire anche con il proprio amico a quattro zampe. Quindi perché non fare festa all'area cani con un bellissimo incontro con questa razza? Sarà un pomeriggio dedicato alla loro conoscenza e nel frattempo faremo anche del bene. Si potranno donare farmaci, cibo secco e umido, traversine, coperte e quant'altro utile per il rifugio spagnolo. Un evento dedicato a tutti coloro che hanno voglia di passare del tempo in compagnia. Tutto ciò si terrà presso "l'area cani di Brembate" che viene gestita dall'Associazione Happy Dog.
Gli organizzatori della manifestazione

Spesso sentiamo l'espressione "area cani" che associamo però al Comune. Ma qui non è così! Nasce con un direttivo diverso da quello presente negli ultimi sette anni: Il presidente Monia Merati, il vice Ettore Tasca e la segretaria Nadia Diani, tutti nativi di Brembate. Qui per entrare serve una tessera, perché l'area non è gestita dal Comune ma appunto da questa associazione che nasce ormai nove anni fa per poter dare un luogo pulito e sicuro per tutti coloro che desiderano lasciare in libertà il proprio amico a quattro zampe. Questo piace molto alle persone che la frequentano perché c'è maggior protezione, tant'è che anche nella frazione ci hanno richiesto di aprirne un'altra. Quindi nel marzo del 2019 nasce l'area cani di Grignano. Più piccola (circa 300 m2) di quella di Brembate che invece è di 1000 m2 ma entrambi con l'accesso esclusivo ai soci. Brembate è un po' più tecnologica visto che l'anno scorso il Comune ci ha regalato un nuovo cancelletto con tanto di badge personale. A Grignano si accede con una chiave. Entrambe sono tenute bene: pulite e curate, hanno tutto quello che può servire a un buon padrone responsabile. Cestini, acqua e panchine o sedie completano l'arredo. La maggior parte della manutenzione viene effettuata grazie alle quote delle tessere. Ogni anno, inoltre, creiamo vari eventi: dalla semplice passeggiata al ritrovo di razza oppure lezioni gratuite di educazione da parte delle addestratrici, nonché amiche, del centro educativo ludico cinofilo Three Dog ASD di Boltiere. L'Area cani e il centro cinofilo sono conosciuti nel territorio dell'isola anche perché sono le uniche a uso esclusivo dei soci. Grazie a questa esclusività gli iscritti provengono non solo dalla zona ma anche da paesi meno vicini della provincia di Bergamo e Milano.

Per maggiori informazioni sull'iniziativa ed iscriversi:

Galgo, i figli del vento

Il galgo español è un levriero nativo della Spagna. Secondo la Reale Accademia di Lingua Spagnola, la parola deriva dal latino canis gallicus, cane della Gallia e nel linguaggio odierno significa semplicemente levriero. Invece spesso fuori dalla Spagna si crede che sia un'indicazione di razza. Ma la razza vera e propria è galgo (levriero) español (spagnolo), tanto che il greyhound si chiama galgo inglés. Dunque galgo, da solo, significa levriero. I galgueros (chi alleva e caccia con i galgos españoles) usano un detto che dice molto sulla considerazione che hanno verso questa razza e la ricerca di allevarlo in standard: "Molti sono galgos, ma pochi sono galgos españoles".

La vera storia del Galgo

Ci sembra doveroso entrare un po' di più nel merito della storia dei galgos, per mettervi a conoscenza del triste destino a cui vanno incontro questi angeli dall'animo puro.
Ogni anno in Spagna, nella civilissima Spagna, a un passo da noi, circa 65.000 galgos vengono uccisi, alla fine di una carriera di caccia.Nel periodo compreso da settembre a gennaio (temporada de caza) galgos e podencos diventano strumenti di caccia a lepri e conigli.Vivono in condizioni disumane, subiscono maltrattamenti, affrontano stenti insostenibili, sono tenuti in spazi bui e stretti dai loro proprietari, vengono ricompensati con poco cibo e allenamenti estenuanti a fronte di un'obbedienza assoluta. La selezione avviene già dalla nascita: vengono eliminati i cuccioli che non passano le selezioni di caccia perché ritenuti inadatti, in quanto troppo fragili o troppo paurosi.

La carriera sportiva

La vita media di un galgo dura dai tre ai quattro anni, sempre accompagnata da sofferenza e fatica; quelli tenuti ai fini riproduttivi raggiungono anche gli otto anni di età, vivendo in condizioni non meno agghiaccianti.L'eliminazione in massa avviene nei modi più cruenti: tristemente noto è "il ballo del pianista", che prevede che i galgos vengano impiccati agli alberi. I rami più alti vengono dedicati ai cani più meritevoli a cui si "regala" una morte istantanea; i rami i più bassi invece sono riservati a quei cani che non hanno brillato durante la caccia e che, nel frenetico tentativo di appoggiare le zampe (da qui l'immagine del pianista), subiscono una morte lenta e atroce. In alternativa i galgos vengono lasciati affogare nei pozzi, vengono torturati, bruciati vivi, abbandonati per strada con le zampe rotte o finiscono in canili (perreras) dove vengono soppressi con altrettanta crudeltà. Purtroppo, i galgos sono considerati animali da lavoro e quindi non tutelati dalle normative in materia di crudeltà verso gli animali domestici.

Cosa fanno lo Stato e le Associazioni

Le autorità sono a conoscenza di questa tragedia che ogni anno si consuma, ma purtroppo le normative e le leggi vanno in direzione degli allevatori (galgueros). Risulta impossibile censire il numero dei galgos, poiché nella maggior parte dei casi non vengono microchippati.Un profondo gesto di rispetto e di amore nei loro confronti è il riscatto e l'adozione. Accogliere in famiglia un galgo o un podenco segna l'inizio della rinascita e della cura dello spirito e del corpo di queste bellissime creature.I galgos recuperati da Nasoni&Friends si trovano al sicuro nel rifugio Ebre Dogs di Tortosa, in Spagna, in attesa di trovare la loro famiglia per sempre con la quale iniziare una nuova vita.

Esperienze di adottanti

"La mia prima adozione risale a circa 8 anni fa .... nel giro di 15 gg sono passata da non aver cani ad aver 2 cani... il primo è un galgo il secondo un greyhound. Pensavo che la convivenza non fosse facile per via del loro passato difficile avevo paura soprattutto durante il momento dei pasti , ma non è stato così erano solo mie preoccupazioni... sono cani fantastici e solo vivendo insieme si può capire quanto fantastici siamo. Cinque anni fa decidiamo di adottare un terzo cane... un cucciolo di greyhound. Anche con lui l'inserimento è stato facile lui più "impegnativo" essendo cucciolo. Sono cani molto tranquilli ed equilibrati adorano correre ma amano anche oziare su divano e letto… Come dice una mia amica... ci sono i cani e poi ci sono i levrieri.... trovo un sacco dì verità in questa frase."

Simona

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"La verità è' che la vera esperienza dell'adozione, l'ho vissuta nel momento in cui ho scoperto che mi stavano lasciando. La guardo mentre si spegne giorno dopo giorno. Ormai il tempo che ci rimane insieme e' poco ed io comprendo. Pensiamo di aver salvato loro ma in realtà è' il contrario.. loro salvano te. Ti insegnano l'amore, la compassione, il donare, l'avere pazienza, il sopportare il dolore della perdita ed accettarla.
Adottare un Galgo e' un salto nel buio ma, ne vale la pena ogni giorno.. lo rifaresti ancora e poi ancora.. anche nel momento in cui aspetti che la morte te li porti via. E' l'attesa più dolorosa ed estenuante che tu possa vivere ma, neanche in questo dolore, provi pentimento per questa scelta anzi, ringrazi ogni giorno per il tempo che questi angeli hanno deciso di passare con te!

Elvy Marisol

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"Innanzi tutto una menzione è doveroso farla, ovverosia, che ogni adozione di qualunque razza è di per se stessa nota di merito, segno di grande rispetto per la vita e foriera di gioia felicità e tanto affetto, amore, per i più romantici… perciò non voglio sembrare quello snob e così altezzoso da considerare i levrieri al di sopra delle altre razze …
Quindi??? Perché adottare un levriero???
Bè le motivazioni che spingono un umano a adottare questa razza di cani possono essere le più disparate e soggettive ma alla base resta sempre la forte esigenza di salvare questi esseri viventi da un passato fatto di sfruttamenti, maltrattamenti, talvolta atroci destini… Bè detto questo si potrebbe pensare che anche molte altre razze, sopratutto i meticci, hanno lo stesso infausto destino… certo è che, a loro per la loro stessa natura spetta ricoprire un ruolo che difficilmente altre razze possa soddisfare… velocità e capacità di predare… e per queste due principali peculiarità i numeri degli esemplari che vengono coinvolti in questi abusi nel mondo sono davvero impressionanti… nulla a che fare con moda o tendenza del momento… ma vera e propria piaga…
La mia esperienza con i levrieri inizia ormai 8 anni fà, dopo una vita trascorsa quasi sempre con un cane al mio fianco era qualche anno che non ne avevo più e ne sentivo la necessità quindi decido di adottarne un altro, guardandomi un po' in giro tra canili e annunci sul web mi imbatto in una associazione che salva queste anime mi documento un po' e rimango affascinato dalla loro eleganza, quel corpo scolpito dove ogni singolo fascio di muscoli che fa bella mostra di se e oltretutto colpito dal destino assurdo e i numeri che ne scaturiscono.


Zuri è arrivato dall'Irlanda mi è stato assegnato e consigliato dall'associazione che ho contattato perché assolutamente disinteressato al suo lato predatorio nei confronti dei gatti e dato che vivevo in una cascina piena di gatti la cosa era ideale; non pensavo che mi avrebbe così profondamente cambiato vita e modo di pensare, sì perché, con la sua venuta ho imparato a conoscere meglio qual'è il ruolo della umano nei confronti di questi compagni di vita ad avere un riguardo diverso più consapevole verso alcuni aspetti che nonostante le mie esperienze passate non avevo mai valutato. E quindi ecco!! Un nuovo mondo che si apre a me fatto di tanta pazienza perché purtroppo sono animali traumatizzati che dall'umano hanno ricevuto solo le peggio cose; fiducia, e non quella che lui dà a me per sua natura ma quella che ho dovuto imparare a dare io a lui, affidandomi a io suoi ritmi e alle sue esternazioni talvolta molto discostanti talvolta assolutamente affettuose piene di riconoscenza, imparando di giorno in giorno a conoscerci a capirci e ad amarci tanto che siamo entrati in una simbiosi totale unica e adesso siamo due corpi e un'anima, lui mi capisce come nessun altro con i sui modi molto educati mai troppo esuberanti sempre presente e attento… avessi io la stessa attenzione che lui nei miei confronti… insomma sì mi sta insegnando a essere una persona migliore… e questo lo ha anche dimostrato quando abbiamo deciso di adottare la seconda "sì perché poi diventa una sorta di malattia e li adotteresti a decine "; lei Filoù in francese mascalzona… adozione delicata dato che era una randagia assolutamente diffidente nei confronti degli umani e bisognosa di avere una figura di riferimento a cui affidarsi. E chi meglio di Zuri tranquillo compassato nei modi di fare molto sicuro e ormai assolutamente fiducioso nei confronti di qualunque essere vivente… anche lei adesso è quasi due anni che è con noi e seppur ancora con qualche remora ha reimparato a affidarsi e fidarsi dell'umano è fiduciosa molto curiosa e soprattutto un uragano di vivacità e vitalità sta ricominciando a vivere e a gustarsi tutto l'affetto che merita… che dire ti rubano il cuore ti occupano i silenzi e i vuoti ti donano serenità gioia e tanto affetto ogni conquista è sinonimo di crescita mia e loro… e ogni tanto mi ritrovo lì a guardare negli occhi il mio fido Zuri e senza parole ci raccontiamo una splendida storia che continuiamo a scrivere ogni giorno… ovviamente con Filoù che ci scodinzola e mordicchia un po' gelosa di questa simbiosi unica… mi sento di ringraziare queste anime che tanto mi stanno insegnando e donando… adottate."

Emiliano

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"27 febbraio 2022, è passato un anno oramai. Un solo anno vissuto intensamente, pieno. Questo è un percorso che non avevo previsto: adotto un cane perchè mi sento di dover prendermi cura di qualcuno in questa casa "vuota" e mi ritrovo, a un anno, ad essere una persona completamente diversa. Certo, dicevano che un Galgo ti cambia, che sono speciali, che ci vuole pazienza e molto tempo per avere la loro fiducia... sarà anche così ma io ho sempre avuto cani e non credevo davvero che fosse così.
Mary Deeva, questo è il nome che ti abbiamo dato. Deeva significa portatrice di luce nel significato Indiano, un caso? Sì, eppure è stato proprio così.

Da un lato, la storia dietro a questi cani cosiddetti Rescue, ti predispone a dare di più e ad essere prevenuto su come sarà viverci insieme, ti ritrovi assorbito totalmente da quest'anima che ci mette mesi a guardarti, mesi a cercarti, mesi a comunicare con te e darti fiducia. Certo, da un lato.
Dall'altro, invece, ho scoperto come sia dare subito fiducia. In spagna dicono "perdonar como un Galgo": è quello che hai fatto. Il tuo passato è stato sicuramente difficile, si vede subito questo, eppure nel giro di pochi giorni c'era già un binomio fatto di fiducia, supporto e sguardi. Già, sguardi, perchè tu non "parli", sei silenziosa, non ti lamenti e neppure richiami l'attenzione facendoti sentire. Questa cosa mi ha spiazzato totalmente: mi stai insegnando a parlare senza parole, a impegnare il tempo in lunghe conversazioni silenziose fatte di sguardi e piccoli gesti: una zampa appoggiata al petto con dolcezza e gli occhi spalancati, fissi sui miei. Non si può descrivere l'empatia che trasmettono.
Ci vorrebbe un libro intero per parlare dell'adozione di un Galgo: non pensavo veramente...ed è solo un anno che mi insegni cose..."

Manuel

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